Visualizzazione post con etichetta CERIF. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta CERIF. Mostra tutti i post

mercoledì 15 luglio 2009

Incontro di Meda: successo per "il Kit di Sopravvivenza"

L'incontro, fortemente voluto dall'amministrazione di Meda ed in particolare dall'Assessore Stefano Avallone (ora anche neo consigliere della neonata Provincia di Monza e Brianza) ha riscosso un notevole successo tra le nostre imprese, grazie anche all'intervento promozionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianto Milano/Monza.

Il professore Claudio Devecchi di Cerif, che abbiamo già conosciuto all'evento sul Passaggio Generazionale di novembre, ha fatto una presentazione ancora una volta eccellente che ha lasciato un segno nel cuore e nelle menti dei presenti.

Ecco alcuni spunti del suo intervento.
  • E' sbagliato generalizzare sulla crisi, non tutti i comparti e non tutte le aziende stanno soffrendo
  • E' sbagliato, soprattutto per le istituzioni, lanciare messaggi pessimistici o catastrofici.
  • L'impresa deve assumere le carattersitiche di un auto da rally (flessibile, compatta, scattante, e sicura sui terreni più difficili) a differenza dell'auto da formula uno che poteva essere competitiva ancora 12 mesi fa (veloce e potente ma adatta solo ai circuiti);
  • comunicare meglio e più frequentemente con il personale e in particolar modo con le funzioni chiave della propria impresa (commerciale marketing acquisti).
Importanti indirizzi comunicati con la solita chiarezza dal Prof Devecchi che hanno. per quanto mi riguarda. trovato subito riscontro nell'operatività quotidiana della mia azienda.

E' stato ancora una volta un incontro dove istituzioni, imprese, mondo accademico e associativo hanno saputo relazionarsi con efficacia, anche e soprattutto in un momento di transizione, complesso come quello attuale.

domenica 8 giugno 2008

Convegno Cerif sul Family Business

Ho partecipato al convegno organizzato da CERIF, il Rotary Club Cantù e la BCC di Cantù, Imprese di Famiglia: strumenti per il successo

Venerdì 6 Giugno ho raggiunto la Banca di Credito Cooperativo di Cantù sotto un'acquazzone "amazzonico" per ascoltare gli interventi di alcuni tra i relatori più qualificati in tema di Family Business tra cui Cladio Devecchi, Giorgio Ricchebuono, Mario Marelli e Aldo Bonomi.

Ho inoltre avuto l'occasione di conoscere personalmente il dott. Stefano Colombo di Asam nonché animatore del blog Family Business Smart con il quale spesso dialoghiamo virtualmente attraverso i nostri blog.

Aldo Bonomi ha aperto il dibattito segnalando il grande lavoro di rimodernamento culturale e sociale che aspetta le imprese di famiglia alla "brianzola", denunciando le problematiche più rilevanti da affrontare (scolarità, apertura mentale, individualismo, crollo dei valori chiave com il senso del lavoro e il senso del sacrificio) . Bonomi si interroga sulla differenza naturale che divide le generazioni giunte al cambio di governo. Mentre la vecchia generazione costruttrice aveva in se un set di valori che permetteva di mettere al lavoro la famiglia, oggi, le nuove generazioni non hanno ben chiara la direzione e non sono più in grado di condividere gli stessi valori.

La presetnazione del prof. Claudio Devecchi, autore del libro "Problemi, criticità e prospettive dell'impresa di famiglia mi ha entusiasmato molto e soprattutto ha evidenziato ( a differenza del pessimismo sociale di Bonomi nei confronti delle imprese di famiglia, identificate con l' associazione "villetta, capannone, nanetti e Bmw"), il ruolo determinante svolto dalle imprese di famiglia oggi, nella creazione di valore, sviluppo e crescita per l'intero paese, spingendosi a ipotizzare un riconoscimento ai più alti livelli di questo ruolo anche dal punto di vista dei finanziamenti.

Questa tesi, che mi trova perfettamente d'accordo, rientra negli obiettivi primari della nostra categoria, Confartigianato e il gruppo giovani lavorano affinché venga riconosciuto il ruolo determinante svolo a livello economico e sociale.

Devecchi
illustra tutti gli strumenti a disposizione per le imprese per affrontare il passaggio generazionale, affermando l'importanza di affidarsi esternamente all'aiuto di professionisti esperti. Giorgio Ricchebuono ha infine sottolineato l'importanza di inserire in azienda una organizzazione temporale con l'obiettivo di giungere ai momenti più delicati con la dovuta preparazione.

Questo tema credo sia di vitale importanza e anche per esperienza personale ritengo che non sia mai abbastanza il tempo dedicato alla diffusione di questi principi per la salvaguardia del futuro delle nuove generazione di imprese.