
Ho partecipato al convegno organizzato da
CERIF, il
Rotary Club Cantù e la
BCC di Cantù, Imprese di Famiglia: strumenti per il successoVenerdì 6 Giugno ho raggiunto la Banca di Credito Cooperativo di Cantù sotto un'acquazzone "amazzonico" per ascoltare gli interventi di alcuni tra i relatori più qualificati in tema di
Family Business tra cui
Cladio Devecchi, Giorgio Ricchebuono, Mario Marelli e Aldo Bonomi.Ho inoltre avuto l'occasione di conoscere personalmente il dott.
Stefano Colombo di
Asam nonché animatore del blog
Family Business Smart con il quale spesso dialoghiamo virtualmente attraverso i nostri blog.
Aldo Bonomi ha aperto il dibattito segnalando il grande lavoro di
rimodernamento culturale e sociale che aspetta le imprese di famiglia alla "
brianzola", denunciando le
problematiche più rilevanti da affrontare (scolarità, apertura mentale, individualismo, crollo dei valori chiave com il senso del lavoro e il senso del sacrificio) . Bonomi si interroga sulla differenza naturale che divide le generazioni giunte al cambio di governo. Mentre la vecchia generazione costruttrice aveva in se un set di valori che permetteva di mettere al lavoro la famiglia, oggi,
le nuove generazioni non hanno ben chiara la direzione e
non sono più in grado di condividere gli stessi valori.La presetnazione del
prof. Claudio Devecchi, autore del libro
"Problemi, criticità e prospettive dell'impresa di famiglia mi ha entusiasmato molto e soprattutto ha evidenziato ( a differenza del
pessimismo sociale di Bonomi nei confronti delle imprese di famiglia, identificate con l' associazione
"villetta, capannone, nanetti e Bmw"), il
ruolo determinante svolto dalle imprese di famiglia oggi, nella
creazione di valore, sviluppo e crescita per l'intero paese, spingendosi a ipotizzare
un riconoscimento ai più alti livelli di questo ruolo anche dal punto di vista dei finanziamenti.
Questa tesi, che mi trova perfettamente d'accordo, rientra negli
obiettivi primari della nostra categoria,
Confartigianato e il
gruppo giovani lavorano affinché venga riconosciuto il
ruolo determinante svolo a
livello economico e sociale.
Devecchi illustra tutti gli
strumenti a disposizione per le imprese per affrontare il passaggio generazionale, affermando l'importanza di
affidarsi esternamente all'aiuto di professionisti esperti.
Giorgio Ricchebuono ha infine sottolineato l'importanza di inserire in azienda una
organizzazione temporale con l'obiettivo di
giungere ai momenti più delicati con la dovuta preparazione.
Questo
tema credo sia
di vitale importanza e anche per esperienza personale ritengo che non sia mai abbastanza il tempo dedicato alla diffusione di questi principi per la
salvaguardia del futuro delle nuove generazione di imprese.